Come si prepara la fonduta di formaggi

Fonduta

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La fonduta di formaggi è un piatto filante ricco di gusto, da accompagnare alla polenta o da servire fumante insieme a crostini di pane. Vediamo insieme come preparare la fonduta perfetta, soprattutto nella versione al formaggio pecorino, in grado di esaltarne al massimo tutto il gusto.

Cos’è la fonduta

Quella cremosità di formaggi fusi nel latte, preparata lentamente e servita calda con pane o polenta, si chiama fonduta. Si tratta di un secondo piatto sostanzioso, perfetto per la stagione invernale.

La tradizione originaria vuole che la fonduta si prepari in una pentola speciale chiamata Caquelon. È una ciotola in terracotta dalla forma ben arrotondata. La terracotta è il materiale ideale per preparare la fonduta perché si scalda lentamente. I tegami di alluminio come le comuni padelle, invece, non sono indicati per questa ricetta. L’alluminio, infatti, ha un’elevata conducibilità termica. Usando le comuni padelle, si rischia di far friggere la fonduta sul fondo antiaderente, creando una sorta di crosta solida e piuttosto sgradevole.

Fonduta: luoghi e varianti

Il luogo d’origine di questa bontà vede valli incantevoli e altopiani dedicati al pascolo alternarsi a perdita d’occhio. Qui, in Svizzera, nasce la fonduta. Ma questo piatto è talmente goloso che non ha faticato a conquistare le zone limitrofe: il nord Italia e tutti i Paesi del nord Europa. Mentre nel sud Italia i formaggi vengono principalmente arrostiti, dal centro peninsulare in su la fonduta è un piatto molto diffuso.

In questo panorama, ogni regione sceglie il suo formaggio preferito ed elabora le sue varianti. Per esempio, i piemontesi la preparano aggiungendo i tuorli d’uovo alla fontina, invece i toscani preferiscono la fonduta di pecorino toscano.

Fonduta di pecorino 

Fra le varianti esistenti vogliamo parlarvi della fonduta di formaggio pecorino toscano, un tipo di formaggio molto meno salato e dal sapore più delicato rispetto agli altri a pasta dura. Questa particolarità, che ben si apprezza con il pane di tipo toscano, privo di sale, contribuisce a creare un secondo piatto delizioso e molto delicato. Fra tutte le varianti, la fonduta di pecorino alla toscana è senza ombra di dubbio la più raffinata. E infatti, si usa accompagnarla con un calice di vino bianco.

Fonduta per polenta

L’altro connubio culinario da provare almeno una volta nella vita è la fonduta con la polenta. Questa prelibatezza unisce al sapore intenso dei formaggi fusi, la dolcezza della polenta. Si tratta di un’ottima alternativa al pane o ai crostini. La polenta, infatti, è una preparazione dalla consistenza più umida, che ben si sposa con la cremosità della fonduta di formaggi.

Fonduta: come si fa

Preparare la fonduta di formaggi è davvero molto semplice. Basta munirsi di una pentola di terracotta e tagliare il formaggio a cubetti. A questo punto, bisogna aggiungere la metà del peso dei formaggi scelti, in peso latte. Ad esempio:

  • 400 g di formaggi vanno fusi con 200 g di latte intero,
  • 300 g di formaggio con 150 g di latte intero,
  • e così via.

È importante che la cottura avvenga a fuoco lento e mescolando di tanto in tanto. Il latte non dovrebbe mai bollire ma sciogliere e unirsi progressivamente alla pasta casearia.

Come fare la fonduta perfetta

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L’ingrediente segreto per una fonduta perfetta è la pazienza. Prima ancora della qualità del formaggio, è essenziale non aver fretta quando si vuol servire in tavola questa prelibatezza.

Iniziata la preparazione della fonduta, si passa a dorare i crostini di pane nel forno, oppure a preparare la polenta su cui poi andrà versata la fonduta.

Si raccomanda di servire la fonduta senza impiattare.

Va portata in tavola nella terracotta di cottura e guarnita con una spolverata di spezie: noce moscata, pepe o peperoncino. La scelta delle spezie dipende dal tipo di formaggio e dai gusti personali. Per quanto riguarda la fonduta con pecorino toscano, ad esempio, è perfetta con la delicatissima spolverata di noce moscata e, a chi ama osare sapori innovativi, consigliamo di aggiungere anche un pizzico di vaniglia.

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