Ricetta tradizionale della Ribollita toscana

Ribollita toscana

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La ribollita è un piatto tradizionale che ben si sposa anche con la stagione primaverile, infatti è gustosa anche se consumata tiepida.

Ricca di proprietà nutrizionali e di vitamine, grazie ai legumi e al cavolo nero, la ribollita nasce come piatto povero, ma è una pietanza che soddisfa tutti i palati e che offre un valido sostegno per affrontare i malanni invernali e quelli legati al cambio di stagione.

Ma qual è la ricetta autentica della ribollita e quali sono le proprietà nutritive e le qualità organolettiche della classica ribollita toscana? Scopriamolo insieme in questo articolo.

Ribollita toscana: ricetta classica

La ribollita è una zuppa gustosissima dalla consistenza brodosa. Per questo motivo è ottima accompagnata con i crostini di pane toscano (non salato) oppure con pane azzimo o ancor con pani croccanti.

Ingredienti della ribollita toscana

  • 300 g di cannellini freschi;
  • 250 g di pane toscano;
  • 200 g di bietola;
  • 200 g di cavolo verza;
  • 200 g di cavolo nero;
  • 200 g di patate;
  • 200 g di carote;
  • 150 g di sedano;
  • 2 pomodori;
  • 1 spicchio d’aglio;
  • 1 cipolla;
  • Timo, sale e pepe qb;
  • Olio extravergine d’oliva qb.

Come si prepara la ribollita

  1. Cominciate lessando i fagioli cannellini per 45 minuti. Se non disponete di legumi freschi, potete usare i legumi secchi avendo l’accortezza di lasciarli in ammollo per il tempo necessario.
  2. Intanto che prosegue la cottura dei fagioli, pelate e tagliate a dadini il pomodoro, le patate, le carote e il sedano. Tagliate a striscioline di un centimetro circa la bieta, la verza e il cavolo nero.
  3. In un tegame fate soffriggere nell’olio le cipolle, le carote e il sedano. Quando sarà dorato aggiungete le patate e, dopo poco tempo, aggiungete il pomodoro. Fate continuare la cottura.
  4. Quando i cannellini avranno terminato la cottura, tenetene un terzo da parte, e i restanti schiacciateli con una forchetta fino a ottenere un composto cremoso. Aggiungete il composto al soffritto che sta proseguendo la cottura.
  5. Aggiungete nella pentola del soffritto, sempre a fuoco basso, le verdure a foglia precedentemente tagliate e sei mestoli di acqua ben calda. Coprite la pentola con un coperchio e fate cuocere per 2 ore.
  6. Nel frattempo, strofinate l’aglio sul pane e infornatelo a 150° per il tempo necessario a tostarlo. Quando sarà pronto disponetelo sul fondo del piatto.
  7. Quando la ribollita avrà finito di cuocere, aggiungete alla zuppa ancora bollente i fagioli che avete tenuto da parte e finite di impiattare coprendo il pane tostato.

Benefici della ribollita toscana

Dopo aver visto come si prepara la ricetta toscana della ribollita è tempo di passare in rassegna i suoi numerosi effetti benefici sull’organismo.

Iniziamo col dire che gli ingredienti della ribollita assicurano un primo piatto completo e bilanciato, estremamente ricco di fibre, vitamine e minerali. Il suo effetto depurante è garantito dal metodo di cottura lento e dalla sua consistenza brodosa che favorisce una corretta diuresi. Il brodo risultante dalla ribollita è un autentico tripudio di sostanze benefiche perché nessuna sostanza nutritiva viene dispersa come, invece, avviene tutte le volte in cui si scola la verdura, buttando via l’acqua di cottura.

La sapienza contadina che ha elaborato la ricetta della ribollita era abbastanza lungimirante da assicurare un piatto bilanciato la cui caratteristica principale è l’unione di diversi tipi di carboidrati semplici. Gli ortaggi come la carota e le patate sono una fonte energetica molto importante che va a completare l’apporto dei carboidrati presenti nel pane e di quelli presenti nei fagioli.

I legumi, invece, assicurano alla ribollita il necessario fabbisogno proteico e non appesantiscono la digestione perché si tratta di proteine di origine vegetale. Il fastidioso effetto di gonfiore addominale che talvolta accompagna il consumo di legumi è stemperato dal fatto che la maggior parte dei fagioli viene ridotta in purea. Una volta disintegrata la buccia dei legumi questi risultano più facilmente digeribili.

Ribollita toscana: una ricetta ricca di fibre, vitamine e minerali

Benché si tratti di un pasto di origine contadina quindi ritenuto ‘povero’, la ribollita toscana è una ricetta fra le più ricche che la tradizione italiana abbia mai elaborato. Andrebbe consumato almeno una volta a settimana perché in un unico piatto ci si assicura una tale quantità di antiossidanti, antinfiammatori e antidiabetici naturali che il sistema immunitario ne risulta immediatamente risollevato.

Si raccomanda di aumentare il consumo di ribollita in caso di raffreddore, influenza e per alleviare stati infiammatori, anche articolari.

Ma vediamo in particolare quali sostanze assicura all’organismo la classica ribollita toscana.

  • Il cavolo nero è ricchissimo di vitamine A, B1, B2, B3, B6, C e K. Sono presenti inoltre beta-carotene, luteina e zeaxantina. Contiene minerali quali calcio, ferro, magnesio, fosforo, potassio, sodio, zinco, rame, manganese, zolfo, selenio e fluoro.
  • Il cavolo verza è ricchissimo di vitamina A, C, e K (importante per la coagulazione del sangue). Inoltre, contiene importanti minerali come il potassio, il fosforo, il ferro, il calcio, lo zolfo.
  • La bietola contiene principalmente vitamina A ed E. Fra le vitamine del gruppo B è presente la vitamina B9, altrimenti conosciuta come acido folico. La bieta possiede minerali come il ferro, il potassio, il calcio, il fosforo e il magnesio.

Come è facile intuire, la ribollita è un vero e proprio toccasana che vi invitiamo a preparare con i nostri cannellini bio presenti nella sezione legumi secchi e con tantissimi altri prodotti.

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