Guida all’apicoltura e alla produzione di miele
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Il miele è ritenuto da sempre il nettare degli Dei e le api sono tra gli insetti più amati e docili al mondo, non solo in apicoltura. La loro funzione all’interno dell’ecosistema è fondamentale per l’impollinazione e c’è chi ritiene che le api siano dirette responsabili della biodiversità, cioè della numerosa varietà di specie di piante esistenti in natura. Vediamo allora in questo articolo:
- cos’è l’apicoltura;
- come iniziare l’apicoltura;
- come si fa il miele;
- cosa si intende per miele biologico;
- quali sono le proprietà del miele millefiori.
Cos’è l’apicoltura
L’apicoltura è quell’insieme di attività svolte con materiale apistico vivo. Abbandonando il lessico giuridico, l’apicoltura consiste nell’allevare una o più famiglie di api al fine di raccogliere il miele, il propoli, la pappa reale, la cera d’api e persino il veleno delle api, oggi utilizzato per realizzare creme nell’industria farmaceutica. Questa attività è molto diffusa in ambito agricolo e quasi tutte le aziende che praticano agricoltura biologica si avvalgono dell’apicoltura per migliorare la resa dei raccolti, grazie a una migliore impollinazione. Ma negli ultimi anni si è diffusa tantissimo anche l’apicoltura a livello hobbistico: sempre più persone si appassionano a quest’attività più per ritrovare un rapporto diretto con la natura che per la possibilità di guadagni.
Prezzi e rese dell’apicoltura
La produzione di miele per una sola arnia governata da un hobbista generalmente si attesta sui 20 kg annui, mentre un professionista può giungere fino ai 55 kg. Il prezzo del miele al kg varia a seconda che si tratti di vendita al dettaglio o vendita all’ingrosso: si va dai 3€ fino anche ai 25€ al kg per prodotti di altissima qualità.
Il miele italiano è ritenuto di qualità superiore anche a livello internazionale e nonostante la concorrenza della Cina o dei paesi dell’Est Europa, che offrono miele anche a 1,50€ al kg, l’Italia ha un’ampia fetta di mercato e mostra trend in costante crescita nell’esportazione di miele.
Apicoltura: come iniziare
Il modo migliore per iniziare a praticare l’apicoltura è affiancare a un corso sull’apicoltura, l’esperienza diretta presso un apicoltore professionista. Il secondo passo consiste nell’acquisto del terreno su cui praticare l’apicoltura – lo si può anche prendere in affitto. Inoltre, è necessario l’acquisto dell’attrezzatura di base. Di seguito sono elencati solo i principali articoli indispensabili per iniziare a fare apicoltura:
- tuta di protezione bianca con maschera e guanti specifici;
- affumicatore che permette di ispezionare l’alveare avendo api più docili;
- l’arnia stanziale o per nomadismo e l’arnia di servizio, utile durante i sopralluoghi dell’apicoltore;
- smielatore e filtro che serve per estrarre il miele dai favi e filtrare il miele dai residui di cera.
Oltre al terreno e all’attrezzatura è necessario trovare una famiglia di api per popolare l’arnia. Si sconsiglia il fai da te, andando a caccia di api regine. È consigliabile, invece, l’acquisto delle api da un apicoltore professionista. I vantaggi di questa seconda scelta si rifletteranno direttamente sulla qualità del raccolto.
Apicoltura biologica
Apicoltura e apicoltura biologica sono quasi un binomio inscindibile e, infatti, tenere le api lontane da fonti inquinanti è indispensabile per il loro benessere. L’uso massiccio di pesticidi in agricoltura danneggia quest’insetto indebolendolo e rendendolo più facilmente vulnerabile a parassiti letali come la Varroa distructor, capace di sterminare l’intero alveare.
Al fine di circoscrivere la reale minaccia di epidemie, ricordiamo che le ultime normative vigenti per gli apicoltori prevedono che si tenga a registro ogni spostamento delle arnie eccetto quelli che avvengono all’interno della stessa proprietà. Questo registro è incluso nella Banca Dati Apistica nazionale (BDA) che, fra le altre cose, dispone l’obbligo di un identificativo unico sia per il singolo apicoltore che per ogni singola arnia in possesso nell’apiario.
L’attività dell’apicoltura è disciplinata dalla legge e le norme diventano più stringenti in caso di apicoltura biologica, in particolare è previsto che:
- gli alveari debbano essere posti in terreni non trattati chimicamente e distare da essi almeno 3 km;
- il materiale delle arnie e parte dell’attrezzatura deve essere solo di origine naturale.
Come fare il miele:
Ma come si fa il miele? Il miele è un dolcificante naturale prodotto dalle api operaie durante lo svolgimento dell’attività di bottinatura, ossia di raccolta del nettare. Il nettare viene trasformato in miele attraverso l’azione di particolari enzimi presenti nelle ghiandole delle api, poi viene conservato nelle cellette esagonali dei favi e sigillato da uno strato di cera.
Il miele è un alimento nobile che non si deteriora con il tempo perché presenta una percentuale acquosa molto bassa che non permette la proliferazione di batteri e muffe. Il miele si compone principalmente di glucosio e fruttosio, con qualche traccia di saccarosio.
Miele millefiori e monofloreale
Il gusto del miele varia a seconda del nettare delle fioriture di provenienza. Esistono diverse profumazioni al palato e grossomodo il miele può essere di due tipi:
- il miele millefiori proviene da un bouquet misto di fiori e restituisce il cosiddetto ‘gusto classico’. Lo si ottiene principalmente con apicoltura stanziale e, grazie alla sua composizione variegata, il miele millefiori gode di numerosissime proprietà benefiche per la salute;
- il miele monofloreale, invece, è ottenuto principalmente da un’apicoltura nomade che colloca le arnie nei pressi delle fioriture in specifici periodi dell’anno. Esistono vari gusti e si tratta di prodotti molto pregiati perché restituiscono, a seconda del singolo nettare di provenienza, un aroma intenso di nocciola, castagna, melata, cardo, acacia, eucalipto, erba sulla, coriandolo e tantissimi altri tipi tra cui il corbezzolo, che dà un miele amarognolo.
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